lunedì 5 aprile 2010

BANANA REPUBLIC E COSTITUZIONE


Da più parti, e non solo da maggioranza ed opposizione, si invocano le "larghe intese" per fare le "indispensabili grandi riforme" e, tra queste, naturalmente, c'è la riforma della Costituzione; una Costituzione che sembra essere sconosciuta e/o conosciuta poco dalla maggioranza della popolazione italiana, da almeno un...a parte dei soggetti che la dovrebbero far rispettare e naturalmente da una parte di coloro che la dovrebbero riscrivere. Ecco, chi la dovrebbe riscrivere la Costituzione italiana? Nel clip allegato, basato su spezzoni di Exit, Report, le Jene, etc., una serie di spunti di riflessione.





QUANT'E' LONTANA LA GERMANIA

«SUSSIDI TROPPO BASSI»
Welfare tedesco bocciato in tribunale

Il sistema di sussidi alla disoccupazione di lungo periodo chiamato Hartz IV, varata nel 2004 dal governo di sinistra di Gerhard Schröder, è stato smontato dalla Corte Costituzionale.

“Il tribunale di Karlsruhe ha stabilito che il sistema di calcolo di quanto versare a ognuno dei 6,7 milioni di beneficiari del sostegno pubblico è stato fissato arbitrariamente: non tiene conto del fatto che la Legge Fondamentale tedesca stabilisce che ogni cittadino deve avere mezzi sufficienti per una sussistenza dignitosa. È quindi incostituzionale.”

“Oggi, un disoccupato in Hartz IV riceve un sussidio di 359 euro (l' affitto è pagato dallo Stato attraverso un altro meccanismo) e per ogni figlio un ulteriore sostegno che varia dai 215 ai 287 euro a seconda dell' età del bambino (fino a 14 anni). Tre cittadini sono ricorsi alla Corte Costituzionale sostenendo che la cifra stabilita per i figli a carico è stata fissata come semplice percentuale di quella del genitore e quindi non tiene conto delle necessità reali dei bambini.
La Corte ha dato ragione ai ricorrenti e ha detto che in generale i calcoli dell' Hartz IV vanno rivisti: non ha stabilito che il sussidio va aumentato ma che va calcolato sulla base delle esigenze effettive di chi lo riceve. Il governo si è subito impegnato ad affrontare la questione e a risolverla entro il 1° gennaio 2011 come ordinato dalla Corte.
Il risultato sarà quasi certamente un aumento del beneficio, sicuramente di quello percepito dai bambini, che sono 1,7 milioni.”
Corriere della Sera, mercoledì 10 febbraio 2010

Quant’è lontana la Germania dall’Italia; con 359 euro al mese più l’affitto pagato, altro che bamboccioni; peccato che siamo in Italia e qui, non di rado, ammesso che si trovi , ci si può ritrovare con un contratto di lavoro a 500 euro lordi al mese (con cui bisogna anche pagare la casa); oltre alla casa però, troppo spesso ci si trova a dover pagare di tasca propria per servizi pubblici inefficienti.
Beninteso, anche in Germania ci sono servizi pubblici, che funzionano però; ciò dimostra che il “problema” non è che tali servizi siano gestiti dal pubblico ma che siano gestiti “all’italiana”.

Di rispetto dell’articolo 36 della nostra Costituzione però, non ne parla nessuno, anzi, sono in tanti, in troppi, a chiedere (chiederci) sacrifici da immolare sull’altare di una competitività sovente assurda ed impossibile, di un liberismo che rasenta il canNibalismo sociale che limita la libertà di milioni di lavoratori e cittadini e di un mercato manipolizzabile; detti elementi sono oramai assurti anche nei contesti più laici, a vere e proprie divinità e quindi, di valore anche morale, ben superiore alla nostra Carta Costituzionale.




Tremonti: incostituzionale il tetto agli stipendi dei manager


Il Ministro Tremonti frena sulla norma approvata mercoledì in Senato, che impone un tetto agli stipendi dei manager, dichiarandola incostituzionale.

Peccato che il Ministro Tremonti, al pari di tanti altri, non si sia ricordato del "pavimento", ossia degli stipendi bassi dei dipendenti, non importa se pubblici o privati.

Secondo l'ISTAT, nella sua "La povertà in Italia nel 2008", la soglia di povertà relativa per una famiglia di due componenti era per il 2008 di 999,67,mensili, cifra che si ottiene dividendo la spesa totale per i consumi delle famiglie per il numero totale dei componenti; da evidenziare che l'ISTAT calcola la spesa media famigliare "al netto delle spese per manutenzione straordinaria delle abitazioni, dei permi pagati per assicurazioni vita e rendite vitalizie, rate di mutui e restituzione dei prestiti".

La domanda sorge spontanea: il "pavimento" degli stipendi dei dipendenti rispetta la Costituzione oppure sovente, al grido di "libero mercato con ch
iappe altrui" si è "scavato" portando stipendi, dipendenti e relative famiglie nel classico quanto italico "fosso?
L'importante in queste circostanze è essere ottimisti anche perchè da più parti, maggioranza, opposizione, etc. si prospetta una soluzione: alzare gli stipendi? No, cambiare la Costituzione. A me onestamente però, sapere che a riscriverla possa essere gente che non la rispetta o la sconosce, non mi rassicura proprio.




sabato 3 aprile 2010


Il 10 dicembre 1948, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite proclamava la Dichiarazione universale dei diritti umani; l'articolo 23 ribadisce principi molto simili a quelli espressi dall'articolo 36 della Costituzione italiana, oltre ad introdurne altri; anche quì viene affermato il diritto ad una retribuzione adegua...ta al dignitoso mantenimento della famiglia; basta guardarsi attorno per rendersi conto che praticamente anche in questo caso, si tratta di carta straccia, anzi di carta igienica, così ridotta da economisti, esperti e politicanti della domenica, ad uso e comumo dei poteri forti.



Emanuele Mazzaglia

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