domenica 22 maggio 2011

BARATTI E RIBASSI

«....se barattiamo salari bassi con la sicurezza psicologica del posto di lavoro, con cosa li tratterremo poi quelli bravi? Alla fine ci costerebbero di più»


Questa "illuminante" riflessione è estrapolata da un articolo pubblicato su "IL MONDO" (1) e penso che la dica lunga su una certa visione che c'è in Italia del mercato del lavoro; diversi anni fà, non ero affatto ottimista all'idea che si passasse dal "collocamento" al "mercato" del lavoro ed i fatti purtroppo, sembra che mi stiano dando ragione.

Ritengo possa essere interessante confrontare il ragionamento sulla sicurezza psicologica del lavoratore con quanto dichiarato dal ministro Tremonti in merito alla ventilata proroga a 90 anni delle concessioni dei litorali italiani: «Abbiamo ritenuto - spiega il m inistro - che un diritto lungo dia una prospettiva di tempo sufficiente per fare degli investimenti e creare lavoro» (2); per dovere di cronaca, la proroga è stata poi ridotta ad "appena" 20 anni.
Resta un mistero il perchè il lavoratore dipendente dovrebbe avere meno, molte meno garanzie e molta meno sicurezza, rispetto al lavoratore imprenditore.

Gli effetti che tale insicurezza produce sul lavoratore dipendente sono invece molto meno misteriosi e spaziano da una sempre minore e comunque ritardata emancipazione dal nucleo famigliare alla scarsa propensione al matrimonio, alla procreazione, all'acquisto di una propria casa; si produce una demotivazione che influisce negativamente anche sugli investimenti in "sapere" ed il drastico calo degli "immatricolati" negli atenei italiani ne è un chiaro segnale (3).

L'illuminante riflessione iniziale non può non farmi sorgere un dubbio: se ai più bravi si concedesse la sicurezza piscologica piuttosto che farli "costare di più", devo pensare che manterebbero salari bassi, sicuri ma al pari di coloro che non hanno la sicurezza psicologica, bassi (4). Domanda: bassi quanto? In linea con quanto sancito dalla Costituzione con l'articolo 36 o al di sotto e quindi, incostituzionali?

(1) http://www.swas.polito.it/services/Rassegna_Stampa/dett.asp?id=4028-137656138
(2) http://www.repubblica.it/economia/2011/05/05/news/sviluppo_spiagge-15819124/?ref=HRER1-1
(3) http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-01-26/ritratto-universita-italiana-calano-131501_PRN.shtml
(4) Ci si ricordi che (almeno in teoria) il lavoratore precario non può essere discriminato rispetto al lavoratore con contratto a tempo indeterminato.

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Emanuele Mazzaglia

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